Territorio e Cultura sperimenta una “Nuova Alternanza” con le scuole di Novara

Sta partendo in questi giorni un nuovo progetto promosso da Territorio e Cultura, un’associazione che da ormai quasi 10 anni è attiva a Novara e nella provincia con interventi diretti a sperimentare modalità originali e innovative di azione sociale, a favore delle persone e della comunità, in collaborazione con le istituzioni, le associazioni di categoria e tutte le realtà vitali del territorio. Una delle attenzioni costanti di Territorio e Cultura è quella rivolta alle giovani generazioni e ai percorsi di formazione e lavoro.

Dopo il successo di CivicNEET, che aveva affiancato alcuni giovani coinvolti nei programmi di tirocinio realizzati grazie a Garanzia Giovani, con il patrocinio della Regione e il sostegno della Fondazione Cariplo, l’associazione ha deciso di proseguire il proprio impegno valorizzando i risultati di quel progetto. «La collaborazione concreta e costruttiva tra istituti scolastici, mondo economico-produttivo e istituzioni locali che si è riusciti a realizzare con CivicNEET ha indicato con chiarezza che i percorsi di istruzione possono fare molto per prevenire e contrastare la disoccupazione giovanile e il fenomeno NEET» commenta Alberto Cantoni, Presidente di Territorio e Cultura.

Il Progetto PiIL, Percorsi integrati di Inclusione e Lavoro, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e presentato in conferenza stampa a Novara presso l’Istituto Omar il 7 marzo, mira proprio a questo, valorizzando l’opportunità rappresentata dall’Alternanza Scuola Lavoro.

La conferenza stampa è stata moderata da Sandro Devecchi, Direttore del Corriere di Novara. Apre i lavori, in qualità di “padrone di casa”, Franco Ticozzi, Dirigente dell’Istituto Omar. Presenti Eliana Baici, Direttore del Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale e Serena Fiocchi, Consigliere Nazionale della Federazione Maestri del Lavoro. Le scuole coinvolte, oltre all’Iti Omar di Novara, sono l’Iis Biagio Pascal di Romentino e il liceo scientifico Carlo Alberto di Novara. «La Fondazione CRT investe da sempre sul talento e sui giovani, offrendo loro importanti opportunità di formazione e crescita alle nuove generazioni – ha dichiarato la Vice Presidente della Fondazione CRT Anna Chiara Invernizzi in un messaggio fatto pervenire agli organizzatori – per questo motivo sosteniamo iniziative come il progetto PiIL, capaci di fornire agli studenti un ‘kit’ di competenze trasversali, di cittadinanza e life skills per entrare nel mondo del lavoro e valorizzare le capacità individuali come fattori chiave per lo sviluppo della società». «Purtroppo, troppo spesso i percorsi di Alternanza sono “tirocini precoci”, esperienze piuttosto slegate dal percorso di studi e dagli obiettivi dei percorsi didattici e formativi» afferma Giacomo Balduzzi, sociologo, assegnista di ricerca presso l’Università di Pavia e collaboratore di Territorio e Cultura. «Per i promotori di questo progetto – prosegue Balduzzi – i percorsi di alternanza devono invece essere “integrati”, tenere insieme cioè, diverse esperienze e diversi obiettivi tra loro interdipendenti, quali per esempio lo sviluppo di competenze trasversali, come le capacità di problem solving, l’organizzazione del lavoro, l’interazione in gruppo, fornire elementi per un primo approccio e un orientamento dei giovani all'interno del mondo del lavoro, stimolare pratiche di lettura della realtà e di riflessività necessarie ai giovani per maturare una cittadinanza responsabile, favorire l’interazione degli studenti all'interno di una comunità “formante” vasta e articolata, grazie a una rete stabile di collaborazione tra le scuole e altri attori del territorio». Tra i partners del Progetto PiIL vi sono anche due centri di ricerca universitari: il Dipartimento di Economia e Studi per l’Impresa dell’Università del Piemonte Orientale, che ha sede a Novara, e il Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche sui Sistemi di Istruzione Superiore dell’Università di Pavia. «La collaborazione con partner universitari è un tratto qualificante del progetto» spiega Davide Servetti, giurista, anch’egli collaboratore di Territorio e Cultura. «Il progetto, infatti – spiega Servetti – oltre a sperimentare un modo innovativo di costruire e progettare i percorsi di Alternanza, stimerà gli effetti di tali percorsi coinvolgendo circa 200 studenti in un processo di valutazione che monitorerà l’intero processo prima, durante e dopo la sperimentazione, senza trascurare l’utilità e l’impatto sociale progetti degli interventi che saranno realizzati mettendo al centro gli studenti, mirando così a far sì che siano responsabili e protagonisti della propria comunità e del proprio futuro».

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